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Immagine del redattoreAGRINTESE

FieldSolutions, una vetrina dinamica a Macfrut 2021

Macfrut è la vetrina dell'ortofrutta Italiana, fiera specializzata di settore offre l'opportunità alle aziende della filiera ortofrutticola di incontrare il mondo.


Le dinamiche di quest'era in continua evoluzione porta a dover creare nuove metodologie di attrazione e in un momento in cui abbiamo conosciuto e utilizzato il mondo virtuale per poter mantenere e creare rapporti commerciali, ci accorgiamo che la presenza e il "toccar con mano" è ancora il miglior modo per promuovere affari, in particolar modo per la filiera produttiva, dove gli operatori necessitano di vedere e capire come un macchinario lavora, come un impianto irriguo funzioni, come un impianto frutticolo possa essere impostato e così via... allora come e cosa può essere fatto affinché una fiera, vetrina del settore primario, possa rispondere alle esigenze degli espositori e visitatori?

La risposta potrebbe essere semplice e scontata: creare un'area dinamica in cui dimostrare quanto di più tecnologico possa offrire il mercato e dimostrare nella realtà come funziona.


Semplice a dirsi ma non siamo in aperta campagna, con spazi sconfinati, stiamo parlando di un evento che ha luogo in aree interne e coperte, all'interno di strutture che non sono adibite al mondo agricolo ma per esposizioni per lo più statiche, atte ad ospitare migliaia di persone contemporaneamente e indipendentemente dal clima esterno, caldo o freddo, soleggiato o piovoso l'evento in programma viene svolto.

Come fare allora?


La risposta? Una grandiosa fantasia di un illustre profeta del mondo agricolo, tale Luciano Trentini: portare i campi agricoli all'interno dei padiglioni della fiera e ricreare le condizioni reali che si possono trovare negli spazi sconfinati entrando così in un'oasi agraria dimostrativa.


Prima bozza, area impegnata nel padiglione, render 3D


Qui veniamo coinvolti noi di AGRINTESE dove seguendo le direttive del sig. Trentini andiamo dapprima ad abbozzare un disegno su carta che si trasforma in un progetto grafico tridimensionale e quindi in una realizzazione in scala 1:1 su una superficie complessiva di 1.560 mq all'interno del padiglione B5 di Rimini Fiera. Qualcosa di unico, un'area agricola, suddivisa in tre aree distinte dove vengono riportati vari aspetti della produzione in cui gli espositori possono far vedere all'opera le proprie tecnologie, ognuna specifica nel proprio settore quali le lavorazioni orticole per campo aperto, lavorazioni nei frutteti, difesa delle colture, irrigazione, agevolazioni in asparagiaia, tutte all'avanguardia e di ultima generazione dove la 4.0 fa da padrona.

Una realizzazione impegnativa ma che ha dato grandi soddisfazioni.


Un nuovo modo di fare fiera?

Chissà... perché no...






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